Riscoprire e valorizzare le radici del nostro passato in un’epoca in cui tutto va di fretta diventa un rito a cui
non ci si può sottrarre. Con questo spirito, la prof.ssa Silvia Falegni, docente di filosofia e scienze umane, ha
ideato un'unità di apprendimento innovativa che ha visto protagonisti gli studenti della classe 4 D del Liceo
delle Scienze Umane, opzione Economico-Sociale. Il progetto ha coinvolto quattro nonni (Fabio, Vittoria,
Cinzia ed Elisabetta) che hanno condiviso con gli studenti le loro esperienze di vita, il rapporto con la scuola
di un tempo e i modi in cui trascorrevano il tempo libero. Questi racconti hanno creato un ponte tra
generazioni, offrendo uno spaccato autentico e vivace della storia e della cultura di un’epoca ormai
lontana.
I nonni hanno dipinto un quadro vivido della scuola del passato. Le strutture scolastiche erano meno
attrezzate rispetto agli standard odierni, ma c'era un forte senso di comunità e disciplina. Le lezioni si
svolgevano in aule spartane, con banchi di legno, lavagne a gesso e un unico quaderno per tutte le materie.
Il rapporto con gli insegnanti era improntato a grande rispetto e le punizioni erano più severe rispetto ai
metodi educativi moderni. Nonostante le difficoltà, la scuola era anche un luogo di socializzazione, e tutti
conservano ricordi positivi di quegli anni. Il tempo libero, privo delle distrazioni digitali, veniva trascorso
all'aria aperta, giocando per strada o nei campi. Le feste popolari e le sale da ballo erano momenti di ritrovo
molto attesi, che scandivano il ritmo delle stagioni e delle comunità. Era un'epoca in cui il tempo sembrava
scorrere più lentamente, permettendo relazioni più profonde e significative. La rivoluzione tecnologica ha
cambiato radicalmente il modo di comunicare e oggi anche i nonni fanno uso del cellulare per restare in
contatto con figli e nipoti, ma conoscono poco o per niente i social network. Questo progetto ha permesso
agli studenti di scoprire un mondo apparentemente lontano ma intrinsecamente legato al loro presente e,
nonostante le differenze tecniche e culturali, i valori fondamentali come la famiglia, l'amicizia e
l'educazione rimangono invariati. Il passato non è mai del tutto passato, ma continua a vivere nelle
esperienze e nei racconti di chi ci ha preceduto.
da Segreteria
del lunedì, 03 giugno 2024